Una terrazza tropicale nel golfo dei poeti

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Quando ho ricevuto l’incarico di progettare la terrazza lericina di un cordiale avvocato spezzino con la passione del giardinaggio, dopo aver visto la location -una terrazza sospesa tra cielo e mare- ho subito pensato di sfruttare il favore dell’esposizione a sud e la mitezza degli inverni per collocarvi lussureggianti piante esotiche fiorite, come gli ibridi di hibiscus (tra i quali il raro Schizopetalus) profumate (quali lo jasminum multiflorum, usato quale base per lo Chanel n.5) o ideali per il foliage come Ligularia, Alocasia Machrorriza, o Colocasie, alternate a Coleus multicolori e Begonia Rex.

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Per incorniciare il castello di Lerici, dinanzi alla terrazza, ho pensato di creare un esuberante angolo formato da tre banani (Musella Lasiocarpa dallo splendido ed enorme fiore giallo, Ensete Ventricosum dalla caratteristica striatura rossa sulla pagina inferiore delle foglie, e Musa Velutina che fa un bellissimo fiore rosa e banane commestibili rosa, e una Strelitzia Augusta che del banano è cugina, che unisce la bellezza delle foglie bananiformi, alla plasticità tipica delle strelitzie, le cui foglie crescono alternate, cioè una a destra e una a sinistra pur spuntando al centro) e una cascata di Russelia Equisetiformis. Pianta quest’ultima, generosissima di campanelle tubulari rosse, che fiorisce incessantemente per tutta l’estate.

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La scelta di grande varietà botanica di esotiche provenienti da ogni parte del mondo, ai più sconosciute, ma naturalizzate alle nostre latitudini, fanno di questa terrazza un microcosmo unico nel suo genere, che stimola tutti i sensi, fa sognare ed è godibile nelle calde serate estive per splendide cene estive dopo indimenticabili tramonti.

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